Il 29/03/2025 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto – legge n. 36/2025 sulle norme in materia di riconoscimento della cittadinanza jure sangunis.
Il decreto prevede che la cittadinanza jure sangunis, d’ora in avanti, potrà essere riconosciuta solamente ai figli e ai nipoti di un cittadino nato in Italia (quindi viene posto un limite di due generazioni, rispetto al passato in cui non vi era alcun limite di generazioni);
Viceversa, a coloro che abbiano presentato la relativa domanda in sede amministrativa o giudiziale entro il 27/03/2025 la cittadinanza potrà essere riconosciuta sulla base della precedente normativa (senza limiti di generazioni, dunque).
Si tratta dunque di una modifica epocale della normativa in materia di cittadinanza con una limitazione di un diritto fondamentale dell’Ordinamento, quello alla cittadinanza jure sanguinis, che viene limitato appunto a due generazioni.
D’altra parte, la normativa introdotta solleva più di qualche perplessità in merito alla affermata validità retroattiva della norma, vale a dire alla possibilità di applicare i suddetti limiti anche al passato e a diritti che si dovrebbero ritenere acquisiti.
Il diritto alla cittadinanza è un diritto fondamentale dell’individuo che si acquisisce con la nascita come figlio di un cittadino.
Pertanto, salvo ogni successivo approfondimento e salvo cosa prevedrà la legge di conversione (da adottarsi entro 60 giorni dal decreto legge), appare che la normativa approvata non possa comunque incidere su quei diritti acquisiti prima dell’entrata in vigore, vale a dire tale normativa non si dovrebbe applicare alle persone nate da genitore cittadino fino al 29/03/2025 (appunto data di entrata in vigore del decreto legge in esame).