Il primario di un Ospedale romano – difeso dal nostro studio – viene citato in giudizio dagli eredi di un suo paziente per una asserita malpractice che ne avrebbe determinato il decesso, richiedendo la condanna del sanitario e della struttura ospedaliera al risarcimento dei danni.

Nello specifico, il paziente era deceduto per un tumore al polmone insorto quasi 5 anni dopo un intervento chirurgico effettuato dal primario per la rimozione di un tumore alla lingua.

I familiari hanno lamentato una responsabilità del sanitario per aver omesso di sottoporre il paziente ad esame radiografico del torace nel corso del follow up post operatorio.

Accogliendo le nostre eccezioni, il Tribunale di Roma ha escluso una qualsiasi responsabilità del sanitario.

In particolare, a seguito di consulenza tecnica, il Tribunale ha affermato che le indagini radiografiche richieste dagli eredi non solo non erano previste dai protocolli in assenza di rischi specifici per il paziente (come nel caso in questione), ma neanche avrebbero consentito di rilevare tempestivamente lo specifico tumore polmonare che ha colpito il loro caro.

Dunque, il Tribunale ha condiviso le nostre eccezioni ed affermato l’assenza di responsabilità del medico.

(Tribunale di Roma sentenza 16453/2019 pubbl. il 13/08/2019)

 

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