IL CASO: coppia separata, figli affidati ad uno dei due genitori, rapporto conflittuale con i figli e condotte incompatibili con lo svolgimento della funzione genitoriale da parte del genitore presso il quale erano collocati

LA SOLUZIONE: proposto ricorso per la revisione delle condizioni di separazione, il genitore non affidatario ottiene la collocazione dei figli presso la propria abitazione all’esito di una consulenza tecnica d’ufficio che denotano il compimento da parte dell’altro genitore di atti violenti nei confronti dei figli.


IL CASO: procedimento di revoca della potestà genitoriale a seguito di denuncia rivelatasi pretestuosa: nel corso di una lite familiare, provocata capziosamente da uno dei genitori per ricavarne elementi utili nell’ambito di un procedimento di separazione (allontanamento dell’altro genitore dalla casa familiare), viene richiesto l’intervento delle Forze dell’ordine.

La  Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni avvia un procedimento di revoca della potestà genitoriale del padre in quanto la moglie lo accusa di condotte pregiudizievoli nei confronti dei figli, uno dei quali minore di età.

LA SOLUZIONE: Nel corso del procedimento, anche mediante la testimonianza dei figli della coppia, incluso il minore presunta vittima, è emerso il comportamento capzioso dell’altro genitore; in tal modo, si sono evitati sia la revoca della potestà genitoriale, sia l’intervento dei Servizi sociali.

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